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03 01Un libro per esplorare le risorse della mindfulness per la difficoltà di respiro

“La pace e la felicità sono disponibili quando possiamo calmare i nostri pensieri distratti per tornare al momento presente e notare il cielo blu, il sorriso di un bambino, la bellezza di un’alba” (Thich Nhat Hanh)

Con il sostegno dell’Associazione Pazienti BPCO e altre patologie respiratorie

 

La mindfulness

La mindfulness è ritornare a un modo molto semplice di essere e relazionarsi con noi stessi, gli altri e le circostanze della nostra vita. Si tratta, in realtà, di una qualità umana innata. E noi dobbiamo ricordarci di averla dentro di noi, come una potenzialità sempre a nostra disposizione. Possiamo coltivare la mindfulness facendo esperienza delle cose così come sono e allenandoci a rispondere anziché reagire. Trovarsi in una condizione medica cronica o seria ci destabilizza. La nostra mente è attraversata da tempeste terribili che ci catturano e ci possono portare via. Perché a me? e Cosa accadrebbe se? Sono le domande che affollano i nostri pensieri. La mindfulness può aiutarci a radicarci in quello che sta accadendo proprio ora, e poi a rispondere adeguatamente e prendere decisioni che siano coerenti con i nostri valori e i nostri bisogni. Il momento presente è ciò che possiamo conoscere per certo e proprio per questo possiamo imparare a giocare un ruolo attivo nell’affrontarlo. La consapevolezza dà un senso alla nostra capacità di gestire ciò che ci accade e di trovare le risorse che ci aiutano anche nei momenti in cui le circostanze sembrano aldilà del nostro controllo. Mindfulness è, nella pratica, una forma di meditazione, pertanto richiede tempo, energia e determinazione. È molto utile un impegno continuativo nella pratica, unito a un sincero desiderio di esplorare il proprio mondo interiore. I benefici che una pratica costante può portare includono un miglioramento della qualità della vita, un incremento del benessere percepito e un cambiamento salutare nel proprio stile di vita.

 

Il Mindfulness for Health Program

Il libro raccoglie l’esperienza di approfondimento ed elaborazione realizzata durante diversi anni – e ancora in corso – con le persone che già hanno sviluppato grazie al Protocollo una pratica personale di mindfulness, il Mindfulness for Health Program. Ci è piaciuto creare insieme a loro un percorso di sostegno ed esplorazione delle proprie dinamiche e risorse interiori e nel tempo questa avventura si è arricchita di tante conoscenze, intuizioni e scoperte, attraverso pratiche ispirate all’insegnamento di diversi maestri di meditazione e mindfulness. Una di essi, in particolare, ci ha guidato: Susan Bauer-Wu, Presidente del Mind and Life Institute, attraverso il suo libro “Leaves falling gently – living fully with serious and life-limiting illness through mindfulness, compassion and connectedness” (Le foglie cadono con delicatezza – vivere pienamente con una malattia seria e limitante attraverso la consapevolezza, la compassione e la connessione).

 

Il nostro intento

Abbiamo tentato di dare ispirazione ai lettori rispetto alle qualità portate dalla consapevolezza, per citarne alcune: gentilezza e accoglienza nei confronti della propria esperienza, non attaccamento alle proprie opinioni, non identificazione con le proprie difficoltà, mente aperta e disponibile a stupirsi, semplicità, pazienza e fiducia. L’intento è stato quello di realizzare un quasi-manuale, che potesse accompagnare il lettore nell’esplorazione del proprio paesaggio interiore con un’intenzione di leggerezza, curiosità, autenticità. Un libro scritto a più mani, poiché anche i partecipanti al percorso hanno contribuito con le generose e profonde condivisioni della loro esperienza.

 

Protagonista il respiro

Il respiro e l’essere in vita sono intimamente connessi, e sin dall’inizio questa connessione rispecchia la condizione umana in bilico e in viaggio tra gioia e dolore. Nasciamo sotto il segno di un improvviso soffocamento poiché dal cordone ombelicale non giunge più l’ossigeno che la mamma ha respirato per noi. Quindi il nostro primo atto vitale è respirare e dare voce con il primo vagito alla nostra innata, potente volontà di stare al mondo. Da allora, nessun altro potrà respirare per noi. Il respiro ci accompagnerà fino all’ultimo, affermando in ogni istante il nostro intento di sopravvivere. Il nostro personale, unico e irripetibile respiro sarà lo specchio e il ponte che ci lega alla realtà e agli altri.

Il libro comincia così. Il respiro è il protagonista, ma ci si accosta ad esso con un’attitudine diversa da quella consueta per chi ha difficoltà di respiro, spesso connotata da ansia, preoccupazione o giudizio. Con il tempo, e con l’allenamento, facciamo amicizia con il nostro respiro, così com’è, e in questa nuova prospettiva alcune resistenze e contrazioni vengono a rilassarsi e a cadere. Impariamo a conoscere il paesaggio del nostro corpo, del respiro, e delle sensazioni, emozioni e pensieri che incessantemente vi si dispiegano e scopriamo, grazie allo sguardo ampio e accogliente della consapevolezza, nuove opzioni e nuove risorse per il nostro benessere, che è sempre possibile, se lo intendiamo come equilibrio dinamico tra difficoltà e risorse.

 

Convivere con la malattia

Nel gruppo abbiamo condiviso come imparare a convivere con una malattia polmonare cronica, gestirla quotidianamente, fare i conti con la fatica che essa provoca a tutti i livelli: fisico, mentale, emotivo. La malattia e la fatica legata ad essa possono essere un “padrone esigente” con cui occorre imparare a dialogare, negoziare, a volte anche a essere creativi per aggirare o superare ostacoli, senza arrendersi mai. Ma questo non vuol dire ingaggiare una lotta. Significa invece partire da un’accettazione radicale del proprio presente, accogliere quel che c’è ora e partire da lì per andare in una direzione salutare. Significa fare amicizia con il proprio respiro così com’è ora – il miglior respiro possibile in questo momento – e abbandonare il giudizio che spesso ci accompagna quando lo osserviamo. La condizione di difficoltà respiratoria richiede un continuo allenamento, un costante incontrare e accogliere la fatica, che spesso è un’amica perché ci aiuta a sviluppare e a conservare la forza di cui abbiamo bisogno, a remare contro la progressione della malattia, a recuperare fiato ed energia dopo una riacutizzazione. La stessa forza può essere allenata attraverso il prendersi cura di ciò che avviene dentro di noi, perché anche le nostre emozioni e i nostri stati d’animo hanno bisogno di ossigenarsi né più né meno che il corpo. Quando abbiamo un livello ridotto o addirittura molto ridotto di energia fisica, anche il tono dell’umore si abbassa, cambia, diventa instabile, e questa può diventare una condizione che dura a lungo e che peggiora, se non ce ne rendiamo conto e non ce ne prendiamo cura in tempo.

 

Accogliere il cambiamento

Infine, ci vuole forza e tanto amore per la vita anche per accogliere con dignità e grazia tutti quei cambiamenti che, nonostante la nostra cura, a volte sono inevitabili. Questo però non vuol dire che la qualità della vita debba diminuire. Se sviluppiamo uno sguardo speciale, sullo sfondo della difficoltà la gioia potrà brillare di più, come accade a volte in quei giorni di pioggia dove all’improvviso il sole sbuca di traverso alle nuvole nere e la luce è più chiara e pulita che mai. Quella luce è la consapevolezza che ci appartiene, che è la nostra vera natura e la nostra potenzialità più preziosa. Questo sguardo speciale, più ampio, accogliente, gentile, più aperto e profondo si può imparare, si può coltivare. In questi anni nei corsi di mindfulness abbiamo conosciuto tante persone davvero speciali, che questo sguardo ce l’hanno e hanno imparato a nutrirlo. A loro siamo grate per insegnarlo ogni giorno anche a noi, ed è questo che, in tutta umiltà e semplicità, vorremmo trasmettere.

 

Vivere pienamente

Il maestro Zen Thich Nhat Hanh diceva che “vivere è un’arte”. Un’arte che si affina stando in vita, in contatto consapevole con tutta la tavolozza delle nostre esperienze, quelle piacevoli e quelle non piacevoli, anche in tutti gli estremi che la vita ci propone, dai momenti stupendi a quelli di profonda sofferenza. Tutto concorre a formare la “tua” vita, unica e irripetibile, ogni esperienza è una pennellata della tua personale “opera d’arte”. In questa arte ciò che conta di più non sono davvero le diverse circostanze, anche se possono essere molto intense e metterti duramente alla prova, o quanto tu riesca a incidere su di esse con le tue azioni, cosa peraltro non sempre possibile. È, piuttosto, il tuo modo di partecipare a quanto ti accade, l’impulso e il senso che riesci a dare a quanto si dipana nella tua realtà interiore ed esteriore a fare la differenza e renderti non un mero spettatore, o peggio una vittima, bensì un protagonista partecipe, appassionato, ma anche amorevole ed equilibrato, della tua vita. Ogni istante è magico e prezioso e la consapevolezza ti aiuta a non perderlo e a non perderti in esso, ma a gustarlo fino in fondo, quale che sia. Questa è l’arte di vivere pienamente.

Anna Rossi e Maria Dolores Listanti, insegnanti di mindfulness, offrono gratuitamente ai pazienti e familiari iscritti all’Associazione BPCO il Protocollo MBSR Breath, Mindfulness Based Stress Reduction – corso per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza.