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L’Associazione BPCO inaugura una nuova rubrica culturale nella quale i nostri soci possono condividere interessi, passioni, esperienze e testimonianze come in una sorta di piazza mediatica di confronto e condivisione. In questo numero, pubblichiamo un articolo del nostro socio Umberto Massimiani, Presidente dell’Istituto di Studi Sabini, sul centenario di San Francesco d’Assisi

sanFrancescoL’Ottavo centenario di San Francesco d’Assisi (1182-1226) è avviato attraverso un cammino che inizia nel 2023 con la celebrazione dell’approvazione della Regola “Solet annuere” del 29 novembre 1223 da parte del Papa Onorio III e il Presepio di Greccio del 25 dicembre dello stesso anno. La Regola si compone di dodici capitoli ed è affidata a tutti. Conservata ad Assisi, in essa risuona non un testo giuridico ma la voce stessa di Francesco e i suoi consigli. Nasce dalla sua stessa esperienza, è stata professata da grandi francescani così come da tante persone.

Segue nel 2024 le Stimmate del 17 settembre 1224 (La Verna), il Cantico di Frate Sole o delle Creature del 1225 e il Transito (Assisi) del 4 ottobre 1226. Questo centenario intende rilanciare il pensiero francescano nella dimensione contemporanea anche al di là dei confini nazionali, che Papa Francesco ha sintetizzato in tre parole: ascoltare, camminare, annunciare.

San Francesco d’Assisi è patrono d’Italia e dei cultori dell’ecologia. Con la legge 24 del 2005 il Governo italiano ha stabilito che la festa del 4 ottobre sia la Giornata della Pace, della Fraternità e del Dialogo. È stato definito: “il santo di tutti, un santo per tutti“. Gabriele D’Annunzio nel 1919 in un discorso al Campidoglio di Roma lo chiamò: “il più italiano dei santi, il più santo degli italiani“. È certamente il santo più conosciuto al mondo.

L’Istituto di Studi Sabini partecipa al centenario con la pubblicazione mensile nel proprio sito web di un articolo a tema francescano, oltre a promuovere il Cammino di Francesco e la Via di Francesco.

Il Cammino comprende i quattro santuari reatini in cui il Santo ha lasciato le sue orme: Fonte Colombo, dove è stata scritta la Regola, Greccio la città del primo presepio, Poggio Bustone dove il Santo ha iniziato la propria missione, La Foresta dove si può ammirare il gruppo scultoreo del Cantico delle creature (perché secondo tradizione qui ha avuto inizio il suo componimento). A Greccio Papa Francesco ha firmato il documento “Il mirabile segno” sul valore e sul significato del presepio.

La Via di Francesco parte da Roma (San Francesco a Ripa, San Bonaventura al Palatino, l’Aracoeli), entra in Sabina dove occorre fare sosta al santuario di Santa Maria delle Grazie a Ponticelli di Scandriglia, si raggiunge la Valle Santa reatina dei quattro santuari citati per respirare la spiritualità e la cultura francescana: a Greccio oltre al museo internazionale del presepio nel periodo topico si assiste al presepe vivente e si fa sosta al Tempio votivo della pace sul Terminillo dove si trova la statua di San Francesco più alta di Europa. Il tempio ha una facciata a capanna in pietra di Assisi e al suo interno ci sono mosaici, sculture, arredi sacri e un’urna contenente parte delle ceneri del Santo, davanti alla quale arde perennemente una lampada votiva offerta di anno in anno da un Comune della Sabina. Sulla piazza di Rieti a lato della Cattedrale, una statua in bronzo realizzata nel 1926 dall’artista Giordano Nicoletti rappresenta Francesco nell’atto di benedire la città. Da Rieti la Via di Francesco conduce ad Assisi e da qui può dirigersi verso Loreto, Ravenna, Padova, Venezia, Vienna.

Il Cammino e la Via di Francesco sono itinerari che si possono fare a piedi per scoprire il senso e il significato del pellegrinaggio ma anche come forma terapica di sosta, meditazione, movimento e conquista. Ioannes Joergensen autore de “Il libro del Pellegrino“ scriveva: “Assisi è bella, colorita d’amore anche nelle sue pietre rosse e nelle fiamme dei suoi gerani ma i santuari della Valle Santa sono anche più intimi, più veri, perché più lontani dal logorio massimo degli uomini e della velocità”. Il centenario francescano prevede una serie di iniziative tra cui mostre e convegni, pubblicazioni e l’emissione di un francobollo per celebrare il presepio di Greccio. Auguro un buon centenario a tutti con il saluto francescano: Pace e Bene.

Umberto Massimiani,
Fondatore-presidente dell’Istituto di Studi Sabini, Cultore di storia