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L’Associazione Pazienti BPCO ha svolto una indagine informativa nel febbraio 2023 per analizzare l’attuale stato di salute respiratoria dei pazienti BPCO.

risultati1Il questionario ha avuto una platea potenziale di circa 3000 soggetti ed era finalizzato alla valutazione dell’impatto della nuova normativa sulla rimborsabilità dei farmaci (Nota AIFA99) per la patologia ostruttiva respiratoria cronica.

In un mese sono state ricevute 475 risposte al questionario, da parte di pazienti ai quali è stata fatta una diagnosi, in media da 11 anni dal medico specialista (circa 81%) e dal medico di famiglia (circa 7%).

risultati1Il 50% sono uomini ed il 50% donne, con una età media di 69 anni (dai 38 ai 90). Il 23% si definisce fumatore attuale.

Il 46% ritiene la propria condizione grave, il 42% moderata ed il restante lieve. Effettuando una analisi incrociata dei dati, è stato registrato che nel 41% degli intervistati vi è stato un sensibile peggioramento dello stato di salute generale negli ultimi 6 mesi, da mettere in relazione sia con la difficoltà ad accedere a prestazioni ambulatoriali specialistiche (31%) sia con la modifica della terapia (30%).

Il 2%, invece, ha sospeso ogni terapia, presumibilmente per la mancata prescrizione medica: cosa che va contro ad un iniziale trattamento terapeutico nella fase preclinica della malattia al fine di rallentarne la progressione.

Il 28% riferisce un ritorno alla terapia aerosolica, precisando che questo ha coinciso con un peggioramento delle condizioni generali nell’80% dei casi e con un miglioramento solo nel 2% dei casi.

L’8% comunica la prescrizione di triplice terapia in un unico device negli ultimi 6 mesi e di questi l’80% riferisce un miglioramento delle condizioni e l’1% un peggioramento.

Per quanto riguarda i commenti, una costante è la denuncia di difficoltà all’accesso alle prestazioni ambulatoriali specialistiche, associata ad una mancanza di continuità assistenziale da parte della figura del medico per gli inevitabili avvicendamenti dei sanitari nelle prestazioni ambulatoriali.

Si registrano una sensazione di abbandono e la scarsa possibilità di eseguire riabilitazione respiratoria per la carenza di strutture di fisioterapia, insieme ad una ricorrente assenza di assistenza territoriale.

Salvatore D’Antonio,
Presidente

 

Commenti significativi

”È impossibile essere seguiti con continuità nell'ambito pubblico”
”È difficoltoso accedere agli ambulatori”
”Visite di controllo a distanza di un anno attualmente non prenotabili e difficoltà di rinnovo del piano terapeutico”
”Mancano centri che seguano queste patologie”
”Esiste la difficoltà di accesso ai controlli ambulatoriali in convenzione”
”Purtroppo con il COVID non sono riuscita a fare la ginnastica riabilitativa”
”Ci sono poche strutture valide per la ginnastica respiratoria”
”Rassegnazione, ma rabbia”
”Ci sono troppo poche agevolazioni per i pazienti BPCO”
”Manca l’assistenza medica domiciliare per chi non è in condizione di recarsi in ambulatorio”
”Non c'è attenzione per questa patologia terribile da parte delle Istituzioni”