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Nicola Colecchia
Segretario Associazione Pazienti BPCO Onlus

Lei, ovviamente, è la BPCO. Dal momento in cui te l’hanno diagnosticata devi entrare nell’ordine di idee di una convivenza: devi sapere che non sei più solo, ma c’è accanto a te un’altra entità, con le sue numerose esigenze; un po’ una guastafeste, ma tant’è.

Ogni fase della tua giornata dovrà essere scandita da tali esigenze. Al mattino ti alzi e vorresti dare inizio ai tuoi programmi, ma prima è bene fare le terapie. Poi vorresti tuffarti nel tuo lavoro o nei tuoi hobby, ma prima “sarebbe” bene fare degli esercizi respiratori. Poi gradiresti non dover interrompere le tue attività per il resto della giornata, ma sarebbe bene, ad un certo punto, fare una passeggiata rigenerante. Affronti il cammino con una certa baldanza, ma dopo un po’ il respiro si fa affannoso ed è “opportuno” commisurare l’andatura alle prestazioni dei tuoi polmoni.

Nei pasti ti piacerebbe mangiare a sazietà i cibi preferiti dal tuo gusto e invece è opportuno osservare una dieta equilibrata, ricca di vegetali, carne bianca, legumi, crudi, cereali non raffinati, pesce, ecc.

Ci sono momenti in cui sei portato a ribellarti a tutta una serie di condizionamenti, ma poi rifletti, ti rendi conto che il camminare sul “filo della virtù” paga. Infatti, se fai puntualmente le terapie il respiro se ne giova; così se mantieni un certo esercizio fisico, fai quella salita con maggiore disinvoltura di quando tralasci per alcuni giorni di camminare. Se non ti appesantisci con il cibo sei più agile e se fai la dieta raccomandata introiti i giusti nutrienti e godi di una migliore salute. Il segreto, poi, è trovare l’equilibrio tra l’ambizione -quello che desideri fare, es. arrivare in fretta alla sommità di una lunga scalinata- la fatica – l’impegno muscolare in generale- e il respiro che tende a farsi affannoso.

Convivere si può, e si deve. Ciascuno di noi ha una compagna/o con la quale convive e il segreto della felicità di coppia sta nel sapersi uniformare alle reciproche esigenze. Qui si potrà obiettare che la compagna/o ciascuno se l’è scelta, la BPCO no; non solo, ma la BPCO non consente reciprocità: è a senso unico; capisce solo le proprie esigenze. Certo, ma dobbiamo prendere atto che la BPCO c’è e non la possiamo cambiare.

Quindi dobbiamo essere abbastanza saggi da accettarla con serenità e assecondare puntualmente le sue esigenze, in ogni fase della nostra giornata. In sintesi, possiamo dire: ”Se vuoi che la BPCO si dimentichi di te, tu devi pensare continuamente a lei”.