È possibile distinguere BPCO ed asma bronchiale?

I sintomi che presenta il paziente con asma bronchiale persistente di grado severo sono molto simili a quelli di un paziente con BPCO, per cui la distinzione tra le due malattie non è sempre possibile. Nellasono evidenziate le principali differenze.

Differenze fra BPCO ed asma bronchiale

 BPCO  Asma bronchiale
 Insorgenza nelle età medie della vita  Insorgenza nelle prime età della vita (spesso nell’infanzia)
 Sintomi lentamente progressivi  Sintomi variabili di giorno in giorno, prevalenti di notte o nel primo mattino
 Inveterata storia di abitudine al fumo  Presenza di allergia, rinite e/o eczema, predisposizione familiare
 Dispnea (mancanza di respiro) da sforzo  Crisi dispnoiche (di mancanza di respiro) acute
 Limitazione al flusso nelle vie aeree scarsamente reversibile o irreversibile  Limitazione al flusso nelle vie aeree ampiamente reversibile

Quali sono i principali sintomi dell’asma?

Nei pazienti con asma bronchiale i sintomi insorgono fin dall’età più giovanile, i pazienti hanno spesso una condizione di “atopia” (facilità a produrre anticorpi IgE cioè allergia) ed una familiarità per asma. I sintomi dell’asma variano da persona a persona e, nella stessa persona, possono variare di giorno in giorno e anche nella stessa giornata e si presenta-no soprattutto durante il periodo notturno o nelle prime ore del mattino.

Spesso coesiste una condizione di iperreattività bronchiale, anche se essa non è del tutto specifica, in quanto può essere presente, seppure meno frequentemente, anche nella bronchite cronica ed in altre condizioni morbose respiratorie.

La reversibilità completa o quasi completa dell’ostruzione bronchiale (cioè l’aumento significativo del valore di FEV1 > del 12% e > 200 ml rispetto al valore di base) dopo somministrazione di broncodilatatori a rapida azione depone in favore di una diagnosi di asma bronchiale.

Quali sono i principali sintomi della BPCO?

La BPCO ha una insorgenza più tardiva, nelle età medie della vita, con sintomi lentamente progressivi riferiti da pazienti che normalmente sono o sono stati fumatori.
Una caratteristica abbastanza tipica di questi malati è dapprima la tosse cronica produttiva, poi un aumento progressivo della difficoltà di respiro, prima in occasione di sforzi più o meno intensi e, quindi, nelle fasi più avanzate della malattia, anche a riposo. In genere, le crisi del respiro non insorgono in modo improvviso come in chi ha l’asma.
Nella maggioranza dei casi di BPCO la spirometria indica un’ostruzione bronchiale irreversibile o scarsamente reversibile (il valore del FEV1, dopo somministrazione di broncodilatatore a rapida azione, non si modifica o aumenta in misura non significativa).